dopo Auschwitz la poesia è barbarie
disse Adorno
ma se Adorno fosse morto ad Auschwitz
non l’avrebbe mai detto
* * *
i tedeschi se ne sono andati
lasciando il posto ai retori
per il resto, tutto è come prima
* * *
vorrei lasciarvi in pace
ma siete così invadenti
* * *
piccola mano su piccola mano
i bambini fiduciosi seguivano i grandi
(che altro avrebbero potuto fare?)
e cantavano: la la la lallallà
e i grandi, più in avanti, seguivano i duri
(che altro avrebbero potuto fare?)
e cantavano anche loro: la la la lallallà
e i duri, in disparte, seguivano la linea
verso il buco della Storia
che tutto inghiottiva
e dopo rilasciava
denti – odore – cenere – pensieri
e le teste dei bambini, private della pelle,
raccolte con cura su pedane squadrate
ancora cantavano: la la la lallallà
* * *
dopo Auschwitz
il sole sorge ancora
ma possiamo dire che sia sempre accecante?