ITALIA recensioni e interviste

 
SUL ROMANZO (sulromanzo.it) – L’Italia di Franceschelli è un’Italia vera – by Leonardo Palmisano

L’Italia vera è racchiusa tutta nel romanzo di Fabio Massimo Franceschelli […]. Va detto da subito, però, che non pare di leggere un romanzo d’esordio, ma il lavoro molto ben costruito e curato di un autore che sa miscelare temi, ritmi, personaggi e stili diversi pur tenendo sempre sul fondo la luce accesa della trama. […] Il romanzo si propone come un pezzo di un racconto nazionale più ampio, dentro il quale trovano spazio altre scritture italiane come quelle dei Wu Ming, per esempio. […] Questo il tratto che più fa assomigliare l’Italia di Franceschelli all’Italia vera, dura e morente dei giorni nostri, e che fa di questo esordio un’opera spudoratamente matura.

 

PIEGO DI LIBRI (piegodilibri.it) – Italia – by Giuliano Gargano

Un romanzo che potrebbe sembrare un saggio sull’Italia contemporanea, sulla crisi dei valori che attanaglia il nostro Paese, su una frattura tra generazioni ormai insanabile. Ma “Italia”, scritto da Fabio Massimo Franceschelli e pubblicato da Del Vecchio Editore, non è solo questo. È anche un originale miscuglio di generi e di livelli di lettura, un racconto corale e allo stesso tempo peculiare di molte individualità. Con un finale da Grand Guignol che sorprende e rapisce.

 

SATISFICTION (satisfiction.me) – Italia – by Martino Ciano

[…] Italia di Franceschelli è un capolavoro. Un libro dal taglio cinematografico in cui ogni dettaglio ci viene mostrato. Nulla è sfuggito all’autore, tutto ci viene descritto con estrema chiarezza. […] Tutto viene descritto con ironia e sarcasmo, in alcuni casi al limite del grottesco. Le parole sono scelte con cura. L’Italia è un pastone di vizi e di virtù, come la sua lingua che si ravviva grazie a quei dialetti che di volgare hanno solo l’etichetta. È un libro da non perdere, da leggere con attenzione. Italia di Franceschelli non lascia scampo, travolge il lettore. È assurdo, è vero, racconta la nostra nazione. Andrebbe distribuito nelle scuole, andrebbe letto nelle piazze. Questo romanzo è il lato oscuro del nostro inno nazionale.

 

IYEzine (iyezine.com) – Italia – by Federica Bruno

[…] Italia di Fabio Massimo Franceschelli è un ritratto molto realistico della società italiana, riporta tutte le incertezze, le ingiustizie, dipinge un affresco a tratti tetro e a tratti allegro e coraggioso, di un’Italia, di questa Italia allo sbando.[…] Italia di Fabio Massimo Franceschelli, pubblicato da Del Vecchio editore, è un libro incredibilmente riflessivo, dolce e amaro, che sa come affrontare quei difetti propri della nostra società e del nostro paese, portandoli a galla e scandagliandone le caratteristiche fino alla grottesca e sconvolgente conclusione di tutto. Un libro consigliatissimo, a tutti.

 

UNA BANDA DI CEFALI (bandadicefali.it/) – Italia – by Carla De Felice

[…] Nel suo romanzo, Franceschelli racconta una crisi, spacciata come economica ma che in realtà ne nasconde una ben più profonda: morale e dei valori. Nel suo Italia non esiste più una divisione netta dei ruoli, le varie generazioni si disprezzano a vicenda accusandosi l’un l’altra di essere responsabile della decadenza in cui sta precipitando il Paese. Parlare di un libro come Italia non è semplice, si rischierebbe erroneamente di farlo passare per un trattato o un saggio sociologico. Non fatevi ingannare allora: Italia è un romanzo travolgente e profondo, scritto benissimo e che, sfiorando vari generi tra cui il dramma, la satira e il racconto grottesco, riesce addirittura a inserire momenti splatter e una bella citazione hitchockiana. Un libro prezioso che riflette in maniera intelligente sull’Italia e sui suoi abitanti, che si lamentano, barcollano, precipitano ma sebbene zoppi e rattrappiti trovano sempre il modo di riemergere dalle macerie.

 

MANGIALIBRI (mangialibri.com) – Italia – by Erminio Fischetti

[…] Il cinquantatreenne Fabio Massimo Franceschelli esordisce nella narrativa […] con un romanzo molto complesso e articolato, giunto in finale al Premio Calvino, scritto in maniera raffinata e inventiva, in cui si intersecano tanti piani e livelli, ricco di simboli e allegorie mai banali e allo stesso tempo di grande chiarezza: perché il mondo è quello che è, sono tanti i punti di vista, e raccontarlo è un dovere. […] una commedia umana dolorosa, sconvolgente, coinvolgente, attuale.

 

ARTAPARTOFCULTURE (artapartofculture.net) – Italia. Ironia e critica di una Paese che non concede speranze – by Lorenzo Gasparrini

[…] un romanzo spietato, ma non cinico; verrebbe da dire omeopatico, se non fosse che l’Occidente ha dimostrato da secoli che non ne vuol sapere di curare i suoi mali grazie ai suoi pur notevoli romanzi. […] Come nei grandi romanzi di una volta, leggiamo le cose che avvengono dal punto di vista di dio, che racconta spiega e fa digressioni tecniche, quando servono. Può non piacere, ma continua a essere un ottimo modo per non confondere ironia e umorismo. Nel romanzo si ride e molto, per situazioni comiche, battute, goffaggine slapstick e semplice ingenuità, ma senza confondere questo ridere con il guardare dietro ai fenomeni. Il romanzo volta continuamente le carte e svela il gioco come un incastro di giochi e di palcoscenici nei quali ciò che avviene è causa – ideale o materiale non conta – di quello che avviene altrove, nell’incoscienza di altri attori.

 

CONVENZIONALI (convenzionali.wordpress.com) – Italia – by Gabriele Ottaviani

[…] Un microcosmo in cui tutto esplode. Italia, una vecchina che sta fuori dalla realtà, e quindi ne è più coinvolta che mai. Un fuoco d’artificio di generi letterari, scritto benissimo. Fabio Massimo Franceschelli e l’allegoria del contemporaneo: Italia, Del Vecchio. Finalista alla ventottesima edizione del Calvino, è da non lasciarsi sfuggire.

 

IL FATTO QUOTIDIANO – Due, 17 o 200: la Cabala per le nuove resistenze – by Vins Gallico

Resistono dunque i diciassette? Diciamo che se l’obiettivo era abbattere il titano, allora ce la fanno. Per il resto tutto va alla malora. Tranne la lingua, alla quale si àncora Franceschelli per dare profondità a tutti i suoi personaggi senza renderli mai macchiette.

 

IGNORARTE (ignorarte.com) – Italia – by Anna Palasciano

Il ritmo del racconto è molto espressivo e brillante e lascia il lettore senza fiato, passa dall’esterno all’interno, dall’aperto al chiuso, attraverso un linguaggio che oserei definire filmico. Questo romanzo ci pone davanti lo specchio del nostro confuso paese, indicandoci infine, forse, una possibilità.

 

SENZAUDIO (senzaudio.it) – Italia – by Gianluigi Bodi

La struttura del libro sembra, come suggerito dalla copertura, mimare una spirale concentrica che lentamente ci porta verso l’apice dell’azione. Il libro procede a capitoli, che a volte vengono narrati da una singola persona, a volte diventano esplosioni corali. Mi era venuta l’idea, mentre leggevo, che il movimento di Franceschelli fosse quasi un movimento cinematografico. In seguito, leggendo in quale campo opera, ho capito che più che di cinematografia dobbiamo parlare di teatro. L’economicità dei movimenti, il loro incastrarsi alla perfezione, il passaggio da un personaggio all’altro e anche il vecchio adagio di Checov “se nella prima scena compare un fucile, ora della fine quel fucile deve sparare” rendono “Italia” qualcosa che ha più a che fare con il calore del teatro e non con la freddezza calcolata del cinema.[…] E’ un libro che sono lieto di aver letto perché è un’opera di una certa complessità. Riesce a fare un’analisi sociale del nostro paese partendo da una pluralità di voci, partendo dal basso.

 

L’INDICE (lindiceonline.com) – smarriti e abbandonati – by Marco Magini

Franceschelli sviluppa il romanzo utilizzando un montaggio serrato, di stile quasi cinematografico, ritmato attraverso una lingua precisa e incalzante, che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina. Racconta in modo scorrevole ed elegante le vicende di un paese destinato a un eterno, triste, ritorno; tanto è incapace di imparare dal proprio passato e dai propri errori. […]
Italia è un romanzo da leggere, perché parla di noi e delle nostre vite, perché capisce da dove veniamo e dove stiamo andando. Lo fa senza dimenticare le ragioni della scrittura, preferendo la via tortuosa della letteratura alle scorciatoie del racconto didascalico e questo è, e rimane, una delle missioni centrali della scrittura.

 

ZEBUK (zebuk.it) – Romanzi di (un certo) genere : Italia, Fabio Massimo Franceschelli – by Lorenzo Gasparrini

[…] Per raccontare un intero paese servono parecchie lingue, e in queste pagine se ne parlano tantissime. Non si tratta solo di stili e di necessità tecniche del romanzo. Le differenze esistenziali sono differenze soprattutto di linguaggio, e i tanti diversi personaggi devono parlare ciascuno la sua lingua fatta di pensieri, sensazioni, tabù e desideri. Abbiamo dialetti, burocratese, flusso di coscienza, scontri tra lessico dei giovani e dei meno giovani, descrizioni tecniche, fine riflessione psicologica. […] Si potrebbe individuare un unico protagonista, in Italia di Franceschelli: il potere. In questa storia che ne racconta uno dei possibili – momentanei – dissolvimenti, lo vediamo esprimersi in pensieri e atteggiamenti sessisti, in soprusi di classe, negli abusi tra colleghi, in misere guerre tra poveri, nei giochi dei bambini. Il potere trasuda dalle parole, dai ricordi, tormenta anche molti personaggi che parlano tra sé, si sfoga sulle cose e sulle persone che, ovviamente, sono suoi mezzi e non suoi fini. Lotte di genere, odio per denaro, scontri culturali raccontati apertamente mentre alludono, e neanche troppo di nascosto, a un collasso generale del potere dell’uno sull’altro.

 

CORRIERE DELLO SPETTACOLO (corrieredellospettacolo.net) – Sinisi vs Franceschelli. Un bel duello letterario – by Enrico Bernard

[…] In letteratura non esiste il “bello”, esiste solo l’utile. E se devo rispondere alla domanda, Italia è un romanzo utile, non posso che dire che lo è. Ampiamente e meritatamente. Proprio ieri ad esempio in una grande libreria ho trovato copie del romanzo di Franceschelli insieme ad una quantità di altri romanzi e romanzetti, premi di qua e premi di là, per la maggior parte robaccia che non vale la pena di traslocare, semmai sono utili per accendere il caminetto. Tra i pochi libri “utili” non potrei però non inserire Italia, perché fin dal titolo è un’opera che fa capire molto della situazione attuale, un libro che “ci” rappresenta così come siamo noi italiani: pochi pregi e moltissimi difetti.

 

BOOKKAKE blog (http://bookkakelibriinfaccia.blogspot.it/) – Italia – by Davide Viganò

[…] Ci toglie il fiato la lettura di Italia, perché è dolorosa, amarissima, e in quella folla di perdenti e sconfitti, nonostante alcuni facciano lavori considerati “prestigiosi”, c’è il terribile vuoto di un’umanità prossima all’estinzione, ma che un dio balordo e con un grande senso dell’umorismo, non concede a essa nemmeno una bella dipartita. […] Lo stile di Franceschelli è limpido, tagliente, fatto di poche immagini che però spiegano benissimo il vissuto del personaggio. […] Opera molto visiva, con forti agganci al cinema, non vuol dire che sembri una sceneggiatura, non sotto intende nulla di critico, dico solo che è un libro molto basato sulle immagini, sul vedere, dove l’azione è pensiero e non viceversa. Non mi dispiacerebbe veder una trasposizione cinematografica di questa splendida opera di debutto. Sopratutto le pagine conclusive sono potenti e cariche di epica apocalittica, da lasciar senza fiato. […] ma compratelo. Avrete tra le mani un oggetto misterioso, che filtra il genere e il pamphlet politico-filosofico, per costruire un avvincente ibrido.

 

LA BIBLIOTECA DI BABELE blog (labibliotecadibabele.wordpress.com) – Italia

[…] Il punto di forza di Italia è l’abilità di Franceschelli di fare un grandissimo minestrone di generi, praticamente costruisce attorno al carattere di ogni personaggio una storia usando un determinato linguaggio e una determinata tecnica narrativa. C’è il grottesco, il thriller, la commedia, qualche accenno al dramma e molto altro. […] Ad ogni modo, la storia, che risulta comica e divertente in molti punti, in altri lascia un po’ l’amaro in bocca. La definirei agrodolce, ecco, come agrodolce è la situazione della nostra Italia, quella vera, in cui abbiamo sì tante cose belle, ma in cui tutto è precario.

 

CARTA RESISTENTE (cartaresistente.wordpress.com) – intervista su ITALIA – by Ella May

Per Fabio Massimo Franceschelli, romano, classe 1963, la scrittura è senza dubbio una grande passione. Il suo curriculum è talmente ricco che diventa impossibile elencare in poche righe tutto ciò che ha prodotto. Laureato in storia e antropologia delle religioni, Franceschelli è sicuramente una delle penne più interessanti della drammaturgia nostrana. Redattore per la rivisita “Perlascena”, studioso, appassionato di cinema e teatro, ha dato prova di essere uno scrittore a tutto tondo guadagnandosi la finale della 28esima edizione del Premio Italo Calvino. Il prossimo 19 maggio pubblicherà con la Del Vecchio Editore il suo primo romanzo, intitolato semplicemente “Italia”; un testo capace di trasportarci fin dentro al cuore di una realtà parallela che riflette – e allo stesso tempo trasforma – il volto confuso del nostro Paese.

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